lunedì 15 maggio 2017

LE TEORIE SULLA NASCITA DEL LINGUAGGIO


BURRHUS SKINNER sostiene che il linguaggio, come gli altri aspetti del comportamneto,viene appreso mediante il condizionamento operante, ossia una serie si stimoli, reazioni e rinforzi che mantengono attivo un certo comportamento.
il bambino oltre ad apprendere le risposte verbali, impara anche le le situazioni adatte a ciascuna risposta: l'apprendimento del linguaggio è dunque legato alla socializzazione.
NOAM CHOMOSKY secondo lui non si puo negare che l'imitazione e il rinforzo intervengano nel'apprendimento del linguaggio, ma egli sottolinea che da soli non bastano: bisogna ipotizzare che il bambino abbia in sé la capacità innata di comprendere la lingua madre e di riprodurla in modo corretto.
JEAN PIAGET scondo lui il bambino impara a parlare nella fase del cosidetto "eogentrismo infantile" durante la quale la quale è concentrato su se stesso e non sa ancora interagire con gli altri suoi coetanei.
LEV VYGOTSKJI secondo lui invece, il percorso è esattamente opposto: dapprima srge il linguaggio comunicativo, come funzione interpsichica, che mette in relazione le persone, sucessivamente si sviluppa il linguaggio interiore o egocentrico come funzione intrapsichica che permette di regolare dall'interno i processi congnitivi e il proprio comportamento.

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